Il 5 dicembre è stato caratterizzato da un’improvvisa e repentina irruzione fredda, questa ha visto numerosi vortici all’interno delle convergenze che si sono create tra la costa e la bassa pianura.
- GLI INDICI D’INSTABILITÀ
Il CAPE non risultava particolarmente elevato e, sui settori costieri, i massimi corrispondevano a 400-600J/kg (anche se notevoli per il periodo), un EHI basso ma con picchi di 0.6 proprio sulla laguna ed una convergenza esattamente su queste stesse aree.
Mix blando ma che, successivamente, risulterà sovrapponibile alle zone in cui si svilupperanno i fenomeni temporaleschi più rilevanti.
- L’ANIMAZIONE RADAR
Come potete osservare delle immagini radar, un primo flusso risale il triestino fin sul cividalese e va in contrasto con la convergenza “fissa” su pianura centrale. Da ovest invece notiamo l’avvicinamento del fronte freddo che, successivamente, avrà come conseguenza l’avvio degli eventi vorticosi.
Vista più ampia dell’irruzione fredda proveniente da Sudovest, questa si intensifica sulla nostra regione.
Dalle radiali si evincono tutte le convergenze (le quali si vedranno più nello specifico in seguito), queste si osservano in maniera più chiara tra la costa e la bassa pianura ed in spostamento da Caorle verso Trieste.
Nelle radiali più ampie si vede la convergenza che si espande fin davanti alle coste istriane.
- LE CONVERGENZE
Le convergenze si vedono molto bene e le immagini successive evidenziano quanto stiamo analizzando.
- LE SEGNALAZIONI RELATIVE AI TORNADO
Sul nostro gruppo Telegram nonché su Facebook abbiamo riscontrato svariate segnalazioni relative ad alcuni eventi vorticosi, queste hanno fatto pensare ad alcuni tornado o landspout/waterspout lungo la linea di convergenza frontale.
Qui di seguito gli screen di alcune segnalazioni:
A seguito di tali commenti, siamo andati a verificare se eventualmente nelle zone menzionate (guardando le radiali) si possano essere effettivamente generate delle turbolenze. Le aree indicate sarebbero relative a Grado, Monfalcone, Belvedere e Ronchi dei legionari.
- L’ANALISI DELLE RADIALI
Ora guardiamo con attenzione le immagini radar, la situazione apparirà davvero sorprendente…
Nei fatti, sull’asse della convergenza, si notano ben 4 punti in cui gli eventuali fünnel si sarebbero potuti trasformare in waterspout e successivamente in landspout, il tornado mesociclonico sembra la strada meno percorribile viste le immagini radar con una lunga squall line.
Alle 19:16 la prima segnalazione di un possibile evento vorticoso a Belvedere:
Nei fatti, guardando sempre le radiali, a tale ora è presente il passaggio di un nucleo vorticoso (il numero 3) esattamente nella zona segnalata.
Pochi minuti dopo giungono segnalazioni invece dalla zona del gradese:
Dalle immagini si evince il nucleo numero 2 esattamente sul gradese, i commenti sembrano confermare tale eventualità.
Per i vortici 1 e 2 non vi saranno però altre segnalazioni, il 3 e 4 invece proseguono la loro corsa verso est. Tra le 19:20 e 19:25 il vortice numero 3 raggiunge Monfalcone (quello precedentemente passato su Belvedere), in questo caso abbiamo la segnalazione con commento e foto allegata, foto che conferma (come da immagini radar) anche gli altri tre eventi.
Radiali tra le 19:20 e le 19:25.
Negli stessi frangenti passaggio anche nei pressi di Ronchi dei legionari, il commento parla di un evento vorticoso poco prima del temporale (quindi tra le 19:20 e 19:25) che “conferma” dunque le immagini radiali.
Il vortice sarebbe il numero 4 nella grafica.
In ogni caso tutti gli eventi, come detto precedentemente, sono relativi al conflitto tra le convergenze (dunque landspout) e non a temporali supercellulari.
Articolo e grafica Daniel Tescari (Dantex)